Absolute
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“Absolute” è un vero e proprio “concept album” di elettronica contemporanea, interamente scritto, composto e suonato da Gino Pavan. Otto tracce, dove Gino esplora le molteplici dimensioni del concetto di assoluto, sperimentando su chitarre, sintetizzatori, sitar elettrico e percussioni, in un viaggio di 30 minuti nei territori più oscuri. Con ogni suono originariamente creato da Gino nel suo studio e una raccolta di video creati come accompagnamento visivo per ogni traccia, "Absolute" fa luce sulla musica che ha sempre voluto pubblicare, rivelando il suo background erudito come musicista/compositore.
Per chi è alle definizioni, “elettronica cosmica” suona probabilmente penalmente riduttiva in questo caso, e forse riguarderebbe solo gli arpeggi.
Certo, "Absolute" sembra indubbiamente rendere omaggio - se non una parentela diretta - alle scene elettroniche sperimentali tedesche e italiane di fine anni '70-primi anni '80. La chitarra sitar sulla title track “Absolute”, insieme alle voci campionate e alle percussioni suonate come se fossero strumenti etnici, determina la profondità del viaggio.
Usando suoni elettronici, pad e sintetizzatori creati su misura come ARP 2600, CS 80, Minimoog e Solina (predominanti in "To to the Sky"), oltre a suoni Hammond B3 e Wurlizter mescolati insieme (in "Evolution Theory" ), verso un sound rock progressivo più anni '70. Le chitarre hanno un ruolo di primo piano in questo album: Gibson Les Paul custom, Fender Strato HSS e un Kramer in alluminio sono presenti in ogni traccia tranne che nei piatti a 2 dita - "Voices" con vocode, e sono pesantemente elaborati attraverso una pedaliera personalizzata. “Il Grande Silenzio – Die Grosse Stille” sfoggia ancora chitarre, ma registrata dal vivo su un Revox B77 in stereo, alterata ed elaborata, mentre “One time” è una festa di strumenti modulari e sintetizzatore Prophet, con una chitarra che suona come se avesse un sintetizzatore in cima. "Agua" e "Rough Space" in particolare, usano il campionamento: voci, in particolare, e un carillon di vento siciliano elaborato.
Per chi è alle definizioni, “elettronica cosmica” suona probabilmente penalmente riduttiva in questo caso, e forse riguarderebbe solo gli arpeggi.
Certo, "Absolute" sembra indubbiamente rendere omaggio - se non una parentela diretta - alle scene elettroniche sperimentali tedesche e italiane di fine anni '70-primi anni '80. La chitarra sitar sulla title track “Absolute”, insieme alle voci campionate e alle percussioni suonate come se fossero strumenti etnici, determina la profondità del viaggio.
Usando suoni elettronici, pad e sintetizzatori creati su misura come ARP 2600, CS 80, Minimoog e Solina (predominanti in "To to the Sky"), oltre a suoni Hammond B3 e Wurlizter mescolati insieme (in "Evolution Theory" ), verso un sound rock progressivo più anni '70. Le chitarre hanno un ruolo di primo piano in questo album: Gibson Les Paul custom, Fender Strato HSS e un Kramer in alluminio sono presenti in ogni traccia tranne che nei piatti a 2 dita - "Voices" con vocode, e sono pesantemente elaborati attraverso una pedaliera personalizzata. “Il Grande Silenzio – Die Grosse Stille” sfoggia ancora chitarre, ma registrata dal vivo su un Revox B77 in stereo, alterata ed elaborata, mentre “One time” è una festa di strumenti modulari e sintetizzatore Prophet, con una chitarra che suona come se avesse un sintetizzatore in cima. "Agua" e "Rough Space" in particolare, usano il campionamento: voci, in particolare, e un carillon di vento siciliano elaborato.
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